L’origine di un Santuario Mariano è legata sempre alla manifestazione di un avvenimento prodigioso che la razionalità dell’uomo non riesce ad interpretare. In ognuno di questi eventi il Santuario Mariano fa della Vergine Maria una presenza misteriosa capace di cambiare la vita e di intervenire nelle precarie condizioni esistenziali. Il santuario mariano di Ficarra rientra tra i luoghi prediletti da Dio proprio per la manifestazione di segni miracolosi che in esso si sono manifestati all’uomo.
Il padre Gesuita Domenico Stanislao Alberti, vissuto nel XVIII secolo, nella sua opera (1717) “Maraviglie di Dio, in onore della sua SS Madre..” compie una ricerca di tutti gli eventi soprannaturali che hanno interessato le sacre immagini rappresentanti la Vergine in Sicilia nell’epoca precedente al 1700. In questo libro un capitolo è interamente dedicato all’Annunziata di Ficarra, ed in particolare all’evento miracoloso che in esso si è manifestato, ossia la Sudorazione di Sangue dal volto della statua della Madonna.
Secondo quanto egli scrive, la prima sudorazione sarebbe avvenuta nel 1592. In seguito a questo primo evento furono interpellati dei fisici ai quali fu assegnato il compito di determinare la natura dell’evento. La risposta dei fisici che relazionarono all’allora arcivescovo di Messina, fu che la sudorazione era di origine soprannaturale. Nel 1607 fu l’Arcivescovo di Messina, mons. Antonio Lombardo, che volle sincerarsi della realtà soprannaturale degli eventi che avevano interessato la statua dell’Annunziata a Ficarra. Si recò dunque nella cittadina e gli fu posto d’innanzi il caraffino contenente il sudore di sangue. Vedendolo, volle attingere con le dita una goccia di sangue all’interno del contenitore per poi farla cadere sul palmo, ma un’altra meraviglia stupì i presenti; il sangue oltrepassò il palmo della mano sino a spuntare sul dorso della stessa.
La seconda volta che la statua sudò sangue fu il 2 marzo del 1613 alla presenza del padre francescano Biagio da Cammarata. Questa seconda sudorazione fu indagata dall’arcivescovo di Messina Camillo Ruiz. Altra sudorazione avvenne l’anno appresso, nel 1614 ed esattamente il 18 di gennaio che viene cosi descritta dal gesuita “Sabato 18 gennaio del 1614, intorno a mezzora di notte sudò il consueto liquore aqueo la detta statua, ma si fattamente che dalla statua usciva fuori sudor sanguigno e in tal copia, che sotto al mento convenne che vi applicassero un calice in cui cadde una goccia di sangue…che fu approvata come miracolosa”.
Altre due volte ancora la statua ebbe a sudare sangue e più precisamente negli anni 1648 e 1670. Tutte e due le volte la statua sudò poche gocce di sangue che vennero poi custodite insieme a quelle precedenti in un reliquiario per antonomasia chiamato Il Miracolo.
Del miracolo si celebra la festa il 17 gennaio. Questa data risale all’anno 1689 anno in cui, per una forte siccità il clero e gli abitanti di Ficarra chiesero all’Arcivescovo di Messina di poter esporre al culto il Miracolo per invocare la grazia delle bramate piogge. Da allora si rinnovava ogni anno questa festa. Con amarezza dobbiamo però affermare che quanto per secoli è stato segno di provvidenza oggi non è più, in quanto mani sacrileghe lo hanno trafugato nella notte tra il 6 ed il 7 di aprile del 1978. Tuttavia la mancanza fisica del Miracolo, non ha fatto cessare la festa e le ricorrenze che ad esso erano dedicate. Queste trovano sostegno nella devozione alla Vergine che continua a richiamare e ad unire i suoi figli.