Quando Papa Francesco ha indetto il Giubileo straordinario, avente come centro la Misericordia di Dio, ha voluto caratterizzarlo come <<una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare a ogni persona il Vangelo della Misericordia>>. Il Santo padre è convinto che tutta la Chiesa possa riscoprire e " rendere feconda la Misericordia di Dio ". Alla Chiesa, infatti, non mancano né le occasioni nè i mezzi per sperimentare questo amore misericordioso di Dio.
La Quaresima è una tra le tante occasioni, essa è il tempo privilegiato nel quale la Chiesa è chiamata a mostrare in modo evidente il Volto Misericordioso di Dio Padre. "La quaresima di questo anno giubilare, raccomanda il Santo Padre, sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la Misericordia di Dio".
L'Anno Santo della Misericordia coincide con il cammino quaresimale proposto dal Lezionario dell'anno C che ha come tema la penitenza. cammino ,quindi, di conversione che trova nella Pasqua l'evento supremo della riconciliazione col Padre.
Nella prima Domenica di quaresima, attraverso il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto (Lc 4,1-13), il Popolo di Dio viene chiamato a vivere una conversione profonda attraverso l'ascolto della Parola di Dio, la Preghiera e il Digiuno.
Nella seconda Domenica attraverso il racconto della Trasfigurazione (Lc 9,28-36), ogni battezzato è invitato a rafforzare la Fede nel mistero della morte e risurrezione di Gesù Cristo, per entrare a pieno titolo nella fedeltà dell'Alleanza, nella Volontà del Padre e rendersi veri Discepoli di Cristo.
Nella terza Domenica, attraverso la parabola del fico senza frutti (Lc 13,1-9),il battezzato sarà spinto a liberarsi della durezza della mente e del cuore per lasciare spazio, attraverso l'ascolto della Parola di Dio, allo Spirito Santo che è l'artefice dentro ognuno di noi a portare frutti di vera conversione.
il culmine di questo cammino quaresimale nell'anno giubilare lo avremo nella quarta Domenica con la Parabola del Padre Misericordioso (Lc 15,1-3.11-32), in cui il battezzato sperimenta su se stesso Dio come Padre buono, che è grande nel perdono, che accoglie nell'abbraccio del suo amore i figli che tornano a Lui con cuore pentito, per rivestirli della dignità regale di Figli e renderli degni del banchetto pasquale.
Nella quinta Domenica di quaresima il brano dell'Adultera (Gv 8,1-11) richiama il battezzato ad aprirsi al perdono incondizionato di Dio che in Cristo rinnova tutte le cose.
Nelle celebrazione della Liturgia della Parola si coglierà l'occasione di un cammino catechetico sulla riconciliazione. Infatti Battesimo e Riconciliazione son le costanti su cui si incentra il cammino quaresimale. <<Poniamo di nuovo al centro con convinzione il Sacramento della Riconciliazione perchè permette di toccare con mano la grandezza della Misericordia>>. (Misericordia Vultus.17)